Partirà il 18 giugno prossimo il negoziato tra Confindustria a sindacati per la riforma del modello contrattuale. La decisione è stata presa al termine dell'incontro tra la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i leader di Cgil Cisl e Uil, con l'obiettivo di arrivare ad una intesa sul nuovo assetto contrattuale entro e non oltre il 30 settembre prossimo.
“Abbiamo deciso di partire subito dal cuore del problema, cominciando a trattare il rapporto tra contratto nazionale e aziendale”, ha riferito Marcegaglia uscendo dalla trattativa con i sindacati. “Finalmente la trattativa è partita: la considero - ha sottolineato la presidente di Confindustria - una svolta importante”. Per il momento, ha continuato Marcegaglia, “il confronto è andato bene: poi verificheremo nel merito le reali possibilità di andare avanti”.
Anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sembra essere soddisfatto della partenza: “Siamo partiti con il piede giusto”, ha dichiarato al termine dei lavori, e lo stesso “ottimo inizio” è la considerazione del leader della Uil Luigi Angeletti.
Più accorto il numero uno della Cgil: “Sarà un confronto molto duro – ha dichiarato Guglielmo Epifani – la Cgil non dirà sì ad un accordo qualunque”.
Ma nessuna dichiarazione è trapelata finora sui contenuti dell’incontro.
L’unica cosa che si è lasciato sfuggire Epifani è che nonostante i due mesi che le parti si sono date per la trattativa, “i problemi sono tutti di fronte”. Se si riferisca al filo da torcere che governo e Confindustria stanno dando ai sindacati, o se il leader della Cgil ha intenzione di far pesare nella trattativa la reazione negativa di buona parte della sua stessa base, è tutta da vedere.
In molte fabbriche intanto si stanno moltiplicando le prese di posizione da parte delle rsu. Per i lavoratori non è accettabile un ridimensionamento del ruolo del contratto nazionale. “Dalla Vodafone di Bologna alla Fabio Perini di Lucca, a decine di altre aziende soprattutto metalmeccaniche e chimiche, rende noto un comunicato di Rete 28 Aprile, area programmatica della Cgil, si diffondono prese di posizione critiche sulla scarsa democrazia del percorso sindacale sulla riforma del sistema contrattuale”
“Tra le varie iniziative – prosegue il comunicato - è da segnalare l’avvio, da parte della Fiom della Basilicata, di una raccolta di firme nei luoghi di lavoro contro il ridimensionamento del contratto nazionale e della democrazia sindacale, che ha avuto un’adesione totale dei lavoratori dello stabilimento Marcegaglia di Potenza e che si è ora diffusa nell’indotto Fiat, raccogliendo già un migliaio di adesioni.”
Anche Lavoro Società, altra area interna alla Cgil, è in movimento. Proprio stamattina a Firenze è in corso l’assemblea regionale “per la Centralità del lavoro e del contratto nazionale”. E dalla Sammontana di Empoli fanno sapere che “non è che l’inizio”. (amb)
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