Rapporto sui diritti globali 2008: il 21% delle aziende ricorre agli immigrati Impiegati nei “lavori più dequalificati, faticosi e manuali”. E il loro stato di salute peggiora
Promosso da Cgil, Arci, ActionAid, Antigone, Cnca, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente, esce il “Rapporto sui diritti globali 2008”.
Il dato più interessante, che restituisce al mittente gli attacchi agli immigrati come potenziali delinquenti, è che il 21% delle aziende italiane fa ricorso al loro lavoro. Inoltre, sempre secondo il rapporto, i cittadini stranieri sono impiegati nei “lavori più dequalificati, faticosi e manuali”.
Il Rapporto inoltre mette in evidenza il “divario tra percezione della minaccia della criminalità (l'88% pensa che in Italia vi sia più criminalità rispetto a cinque anni fa) e effettività dei fenomeni criminali”. Nel nostro Paese, prosegue il rapporto, “avvengono certamente molti reati ma a guardarli nel medio-lungo periodo sono in calo e nel contesto europeo non siamo i peggiori: nelle graduatorie statistiche stilate a livello Ue, l'Italia risulta essere un Paese relativamente sicuro”.
Nel campo della sicurezza sul lavoro invece, il Paese è ai minimi storici per quanto riguarda le garanzie del diritto. Le “strutture cardine del sistema sicurezza italiano” hanno mostrato, per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, “tutta la loro interna corrosione: si viaggia a un ritmo di ben oltre mille morti sul lavoro e più di 900 mila infortuni all'anno”.
La deregolazione che vede schierati governo e Confindustria è già iniziata da tempo, come si vede. Si tratta di invertire la rotta a 360 gradi. (amb)
9 giugno 2008
Prc Jesi, Circolo Karl Marx
prcjesi@libero.it . prcjesi@gmail.com
Via Giacomo Acqua 3,TEL-FAX 0731-56776
home.rifondazione.it/xisttest/content/view/2637/314/