Non c’era più il tempo per inserire nelle liste del Pd un pensionato al minimo. Così l’annosa questione sociale diviene tema da campagna elettorale. Per le pensioni fino a 25 mila euro, Veltroni propone di aumentarle di 400 euro e tra i 100 e i 250 euro per quelle tra i 25 e i 55 mila euro. Il tutto tramite leva fiscale, aumentando le detrazioni. Questo per la collettività si traduce in 2,5 miliardi in meno di gettito fiscale. Restano fuori le pensioni minime (fino a 8 mila euro) interessate dalla quattordicesima prevista dal governo Prodi. Parafrasando il Manzoni: s’ode a sinistra uno squillo di tromba; a destra risponde uno squillo. Berlusconi rilancia e propone l’indicizzazione – che somiglia alla tanto vituperata scala mobile – per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni.
Purtroppo questa sembra una storia degna dell’era di Achille Lauro che regalava la scarpa destra prima delle elezioni e la sinistra solo dopo. Il Cavaliere dovrebbe ricordarsi che l’unica cosa che fece quando era al governo fu di aumentare per due milioni scarsi (su quasi 17 milioni) di pensionati l’assegno minimo a 516 euro (un vero lusso!). Dall’altra parte Veltroni dovrebbe ricordare che il Pd non è e non è stato all’opposizione. Può ancora decidere di utilizzare il famoso tesoretto per aumentare le pensioni, Bertinotti - per la Sinistra l’Arcobaleno – è infatti puntuale: “I miglioramenti non sono mai da rifiutare. Mi chiedo perchè non sono stati fatti finora”. Zipponi – capolista per la SA in Lombardia – ricorda che già nel Protocollo sul welfare, su cui Prodi a luglio scorso chiese la fiducia, sono previste già garanzie per riconoscere il 65% dell’ultimo stipendio e sottolinea come il fondo pensioni dei lavoratori e delle lavoratrici deve sopportare anche il deficit della “Cassa Dirigenti” che viene quindi rimpinguata anche grazie a chi prende 500 euro al mese. Poi aggiunge: “La Sinistra l’Arcobaleno propone due soluzioni: primo, garantire con il sistema contributivo il 65% dell’ultimo stipendio e portare a 800 euro al mese le minime. Secondo, stabilire un adeguamento annuale automatico delle pensioni legate all’andamento dei salari. Altre formule – conclude – sono pura fantasia”.
Prc Jesi, Circolo Karl Marx
prcjesi@libero.it . prcjesi@gmail.com
Via Giacomo Acqua 3,TEL-FAX 0731-56776
home.rifondazione.it/xisttest/content/view/2637/314/