GRASSI (PRC): FALLIMENTARI LE PROPOSTE DI OCCHETTO, NO ALLA SCISSIONE DEL PRC

Dichiarazione di Claudio Grassi
Comitato di Gestione Prc-Se
coordinatore area Essere Comunisti
 
 
 
Leggo che Achille Occhetto propone ad una parte di Rifondazione di rompere gli indugi e, comunque vada il congresso, di fare una scissione per dare vita ad un partito non più comunista.
 
Dopo aver sciolto il Pci, dopo aver concorso - assieme alla Confindustria e a Mario Segni - ad abolire il sistema proporzionale, dopo aver fondato il movimento Occhetto-Di Pietro, oggi ce lo ritroviamo, in qualità di autorevole dirigente di Sinistra Democratica, a darci di nuovo lezioni di come dovrà essere la Sinistra!
 
E noi di Rifondazione dovremmo scioglierci per dare ragione ad Occhetto che in venti anni non ne ha indovinata una?
 
Con buona pace di Occhetto, Mussi e Fava, che ci chiedono di rifare la Bolognina dopo 19 anni, Rifondazione comunista non si scioglierà e lavorerà per costruire una unità della sinistra che parta dal basso e dalle lotte.
 
Al contrario, costruire una unità della sinistra di ceti politici ormai totalmente screditati tra i lavoratori e la sinistra non ha alcun senso, come hanno  dimostrato il 13-14 aprile e il fallimento dell'esperimento della Sinistra l'Arcobaleno.

«Ho aderito a Sinistra democratica nella speranza che possa contribuire alla nascita di una nuova sinistra unita, che non è mai esistita, e che si collochi nello spazio fra il riformismo sempre più moderato del Partito democratico e le vecchie posizioni della sinistra antica, abbarbicata alle radici burocratiche che non definirei neanche identitarie. [...] Niente sigle comuniste, che sia una vera novità, una sinistra unita con un'idea chiara, moderna, tutta dentro l'orizzonte socialista. [...] Rifondazione comunista potrebbe subire una scissione fra le sue due componenti, quella su posizioni veterocomuniste e quella che si muove sulla linea di una costituente di sinistra, come noi.»

Achille Occhetto, Sinistra Democratica, 9 Giugno 2008 2008