13.06.2008 14:13
Dichiarazione di Paolo Ferrero, esponente Prc ed ex ministro alla Solidarietà Sociale.
Sei operai che lavoravano nel depuratore consortile di Mineo (Ct) sono morti in modo orribile, mentre stavano pulendo una vasca. Solo tre mesi la tragedia di Molfetta, quando cinque operai morirono intossicati in una cisterna. Solo sei mesi fa la terribile strage della Thyssen Krupp a Torino, che è entrata nelle coscienze di tutti gli italiani in tutta la sua drammaticità.
Si tratta di una strage insopportabile, continua, efferata, una vera e propria guerra, peggiore di quella che riguarda gli incidenti stradali, pari solo ai morti di mafia, camorra e 'ndrangheta. Mentre piangiamo tutti questi morti, cosa fa il governo delle destre, che sembra godere dei favori compiacenti di tutti i media e dei grandi potentati economici e industriali del Paese?
Semplicemente, il governo ha già annunziato - per l'autorevole bocca del suo ministro al Welfare, Maurizio Sacconi - di voler modificare, peggiorandola, la normativa in materia di sicurezza sul lavoro, manovra varata dal passato governo Prodi e fortemente voluta da tutta la sinistra dell'allora Unione e contrastata allo spasimo da Confindustria di ieri come di oggi.
Invece di aumentare i controlli e rendere pià severe le pene nei confronti delle aziende che trasgrediscono la legge sulla sicurezza sul lavoro, dunque, il governo quei controlli li vuole allentare, quella legge la vuole svuotare e addomesticare al fine di renderla, di fatto, inefficace, utile solo agli interessi delle imprese, tanto buone a cianciare di concorrenza e mercato quanto insofferenti ad accettare norme minime di civiltà, controllo, premi e punizioni. E' un vero schifo, una vergogna nazionale.
Domani mattina mi recherò a Mineo, in provincia di Catania, per rendere omaggio agli ennesimi morti sul lavoro di quest'Italia dimenticata e che si dispera. Per lottare e per non dimenticare.
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Ufficio stampa Prc
11 Giiugno 2008