20.06.2008 16:24
Sulla possibile sospensione dei processi sul G8 di Genova
«A Genova – dichiara Vittorio Agnoletto, portavoce
del Genoa Social Forum ai tempi del G8 del 2001 -, durante la cerimonia
ufficiale del 25 aprile avevo consegnato al Presidente della Repubblica i
verbali delle requisitorie del Pubblico Ministero sulle torture di
Bolzaneto. Napolitano in quell'occasione dichiarò di condividere la nostra
richiesta di verità e giustizia pur ricordando, ovviamente, che non aveva
alcun potere d'interferire con il lavoro della magistratura.
Oggi, invece, il Presidente della Repubblica ha la possibilità di
contribuire direttamente alla ricerca della verità e della giustizia
confermando, con un atto concreto, quanto pubblicamente dichiarato il 25
aprile. Accolga l'appello del Comitato Verità e Giustizia di Genova, si
rifiuti di firmare la legge sulla sospensione dei processi, impedisca che la
verità sulle drammatiche giornate genovesi sia definitivamente archiviata.
Sarebbe un atto coraggioso che riavvicinerebbe le istituzioni a molti
cittadini e perfettamente in sintonia con i valori della Resistenza e della
Costituzione che il Presidente difese con forza nel suo discorso, proprio a
Genova, in occasione della Festa della Liberazione.
Se i processi di Genova fossero sospesi, l'Italia, conosciuta in tutto il
mondo come la Patria del diritto, si trasformerebbe nel regno
dell'impunità.
Un Paese sempre più lontano dall'Europa e sempre più vicino alla Colombia».
Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum ai tempi del G8 di
Genova, eurodeputato di Rifondazione comunista/Sinistra europea,
Milano, 17 giugno 2008 -